Festival delle IDEE a Mestre con ledwall Mobiled

Al Festival delle IDEE a Mestre Mobiled ha installato un ledwall per 4 giorni con grandi protagonisti, da Oddifreddi all’astronauta Nespoli, da Daverio a Francesco Moser.

Dal 24 al 27 ottobre si è svolta la prima edizione del “Festival delle idee – ’900 il grande secolo delle innovazioni” all’M9Museo del ’900 di Mestre.

Un festival ideato per Mestre e il suo territorio, in cui ospiti del mondo della cultura, della scienza, dello sport, dell’imprenditoria, raccontano attraverso la loro voce le “visioni” e le grandi idee del Novecento che hanno determinato le ispirazioni e le contaminazioni del presente.

Raccontare le trasformazioni e le visioni di un secolo ambivalente come il ‘900. E’ stato questo il filo conduttore della prima edizione del Festival delle idee – ’900 il grande secolo delle innovazioni

Pupi Avati ha ripercorso le tappe della sua carriera e le trasformazioni della Settima Arte; Alessio Boni e Marcello Prayer hanno dedicato uno spettacolo alla poetica e all’intensità emotiva di Alda Merini.

Mogol ha fatto Cicerone lungo la storia della musica leggera italiana, che così fortemente ha contribuito a creare; Piergiorgio Odifreddi ha colto l’anima algebrica e razionale del XX secolo, spiegando le idee, i risultati, i problemi ancora irrisolti della matematica del ’900; Gioele Dix si è confrontato con il Teatro del secolo scorso tra letteratura e umorismo, da Pirandello a Groucho Marx alla produzione letteraria americana.

Carlo Freccero ha approfondito l’evoluzione della storia della televisione e come si è evoluto nel tempo il rapporto tra comunicazione, cultura e società; Aldo Grasso ha raccontato settant’anni di televisione, la sua trasformazione da mezzo informativo a mezzo di comunicazione, intrattenimento, con la creazione di gusti e modi di pensare; la scrittrice Premio Strega Melania Gaia Mazzucco ha introdotto i grandi capolavori dell’arte del ’900, Francesca Cavallin con il critico d’arte Massimiliano Sabbion, la simbiosi fra Arte e Fotografia, quando le Immagini diventano Movimento.

Philippe Daverio è diventato invece narratore della bellezza raccontando le avanguardie del ’900 tra arte e costume; due appuntamenti con Morgan: assieme al critico d’arte Carlo Vanoni, ha dedicato una lectio speciale alla Pop Art che si fa materia sulle copertine di album musicali divenute capolavori; da solo, invece, ha raccontato in musica, con il genio e la competenza che lo contraddistinguono, grandi cantautori e band, da Tenco, a Gaber, dai Beatles a De Andrè.

Mauro Corona ha parlato del “suo” Vajont, la montagna che si fa racconto e letteratura, la Natura che si ribella, portando gli spettatori a contatto con un mondo quasi del tutto scomparso.

Lo sbarco sulla Luna e uno Spazio che è apparso sempre più vicino a noi, le nuove tecnologie e la bellezza della Terra “vista da lassù”: a parlarcene, l’astronauta Paolo Nespoli.

Nulla è più rivoluzionario della felicità, nulla è più tenace della paura di conquistarla. Con questa paura, che fu dei grandi romanzieri, si è confrontato a viso aperto Igor Sibaldi, filologo e filosofo, studioso di teologia, mentre letteratura e ambiente, Est e Ovest, unione e contrasto è stato il fulcro dell’intervento dello scrittore russo Nicolai Lilin.

Con uno sguardo a metà tra passato e presente, Alan Friedman ha portato il pubblico dentro le storie segrete e le verità shock che infiammano il dibattito politico nazionale e mondiale.
Il ’900 è stato anche il secolo delle grandi imprese sportive: Francesco Moser e Sara Simeoni hanno raccontato i loro record e le vittorie più coinvolgenti, i valori fondanti dello sport, il sudore e i sacrifici, e come un intero movimento sta cambiando.

Mauro Ferrucci ha ripercorso invece la storia della musica dance, lui che di questo genere è uno dei più grandi interpreti e produttori internazionali da oltre 30 anni. A conclusione ha proposto un dj set con le sue musiche.

E ancora: Guido Barlozzetti, Marcello Prayer, Ivan Zangirolami, Ivan Origone, Marco Melegaro, Giò Alajmo, i registi Fabio Massimo Iaquone e Alessandra Gonnella (che presentano i rispettivi docufilm Infinito Hack e A cup of coffee with Marilyn), Enrico Zoppas, Liviano Tomasi, Tino Vettorello.

Un ledwall è una soluzione scenografica d’impatto

Come avete potuto osservare in tutte le foto, il ledwall ha accompagnato tutti i protagonisti intervenuti integrando con immagini le loro storie.

Solo il ledwall offre la possibilità di raccontare una storia con uno schermo gigante dove viene proiettato un filmato o una sequenza di immagini che arricchisce la storia stessa e crea un valore emozionale all’evento.

Grazie per l’attenzione.

A presto.

Frankino Rossignoli – Mobiled Srl

Related Posts